Violazioni di domicilio: come avvengono e
come comportarsi
Parte 1: La pianificazione del ciclo
criminale
Negli ultimi anni purtroppo si sta verificando un escalation di furti in casa.
I rapinatori si introducono nelle
abitazioni non curanti dalla presenza o meno dei proprietari, ed agiscono con
violenza per portare a termine i loro intenti. Molto spesso i proprietari
subiscono violenza, ed in alcuni casi vengono uccisi.
Come prima cosa bisogna dire che, nella
maggior parte dei casi, questo tipo specifico di crimini non sono improvvisati,
ma studiati e pianificati preventivamente.
Come evidenzia lo schema sopra riportato le
violazioni di domicilio sono eseguite secondo uno specifico processo denominato:
“La pianificazione del ciclo Criminale” (Sopralluogo, Selezione del Target,
Pianificazione, Dislocamento, Crimine, Fuga.).
Se analizziamo bene il suddetto ciclo,
risultano evidenti passaggi durante i quali i criminali sono vulnerabili.
A patto che la potenziale vittima sia
allertata del pericolo !
Punti di individuazione.
Come nel caso di un attacco terroristico,
durante le fasi di selezione del target, il criminale avrà bisogno di avere gli
occhi sul bersaglio per determinare se l’obbiettivo si inserisce nei suoi
criteri di selezione o nasconda impedimenti.
Questa fase risulta necessaria per
determinare se il bersaglio è vulnerabile e se il beneficio di commettere un
delitto valga il rischio d’intervento.
Certamente, la sorveglianza di un
obbiettivo sensibile può essere supportata da mezzi elettroni (controllo dei
social, della posta, del telefono, ecc…) ma la sorveglianza elettronica, non e’
mai un sostitutivo di quella fisica, soprattutto per quello che riguarda
l’invasione delle case.
Come anticipato in precedenza, la scena del
crimine va monitorata di persona per valutare tutte le possibili incognite.
Ciò significa che per pianificare il
delitto, il criminale avra’ bisogno di uno o piu’ sopralluoghi, durante i quali
stimera’ le misure di sicurezza, eventuali resistenze fisiche, quali sono i
luoghi vulnerabili della casa e delle persone che la abitano.
Da molteplici studi emerge pero’ che
proprio durante questa fase di sorveglianza, i criminali sono vulnerabili al
rilevamento.
Questa vulnerabilità è amplificata dal
fatto che la maggior parte dei ladri risulta essere maldestra nel condurre la
sorveglianza.
Per condurre una sorveglianza infatti bisogna
mostrarsi molto disinibiti, spontanei e non dare nell’occhio. Questo tipo di
comportamento non e’ intuitivo e per padroneggiarlo e’ necessario uno specifico
addestramento come quello di professionisti della sicurezza, forze dell’ordine,
reparti speciali di intelligence, ecc…
Questo tipo di manovre si apprendono solo
dopo molte ore sul campo ed esercitazioni mirate.
E’ un dato di fatto che i criminali non
ricevono questo tipo di formazione, e si vede.
Il motivo principale e’ che in effetti
questo tipo di formazione non gli e’ necessaria. Non stiamo parlando di
operazioni spionistiche o alta sorveglianza.
La maggior parte delle volte, i ladri
appaiono in grado di eseguire una sorveglianza approssimativa e superficiale proprio
perche’ le potenziali vittime non rappresentano una minaccia.
Quest’ultime non sono a conoscenza della
situazione e non hanno una consapevolezza tale da accorgersi di cosa sta
accadendo intorno a loro.
Statisticamente risulta che un gran numero
di vittime di violazione di domicilio hanno notato i criminali prima di essere
stati attaccati, ma per qualche motivo hanno scelto di non intervenire o
soprassedere, sottovalutando la gravita’ delle circostanze.
Nella maggior parte dei casi, semplicemente
avevano l’atteggiamento mentale sbagliato.
Hanno ignorato i segnali di pericolo, non
si sono fidati dei loro sensi, o in qualche modo hanno creduto di non
rappresentare delle potenziali vittime.
Detto questo e' fondamentale avere sempre una forte
consapevolezza di cio’ che ci sta accadendo intorno per salvaguardare la
propria sicurezza personale.
La maggior parte dei furti ordinari
richiedono infatti una certa conoscenza preliminare della casa della vittima e
delle sue abitudini.
Naturalmente, alcuni obiettivi sono scelti
spontaneamente, con poca o nessuna pianificazione pre-operativa, e di solito
questo accade quando i ladri sono sprovveduti, spinti da impellenti necessita’
di denaro o esigenze immediate.
Per i casi piu’ comuni invece un ladro ha
la necessita di reperire informazioni su: il numero di componenti
dell’abitazione, le loro abitudini, eventuali sistemi di allarmi, animali
domestici o da guardia, accessi vulnerabili, ecc…
Ma soprattutto dove si trovano gli oggetti
di valore, se sono conservati all'interno della casa in una cassaforte o in
altri luoghi sicuri, ecc…
Da un’intervista ai classici “topi di
appartamento” i seguenti fattori risultano determinanti per scoraggiare i ladri
piu’ comuni ad entrare in casa:
Presenza di persone sul luogo
Rumori dentro l’appartamento
Presenza di un Allarme
Vicini di casa attivi
Telecamere
Traffico d’auto
Carenza di vie di fuga
Cane
Inferiate
A.S.D. Active Defence Novara
(Fonti: Security Weekly di Scott Steewart, studio
dell’Univesita’ della Noth Carolina “capire le decisioni sul furto dal punto di
vista dei ladri)



