9 CONSIGLI SE DEVI COMBATTERE PER STRADA
“Articolo
tratto dall’archivio Budo International” di Sifu Vincent Lyn
C’e’ un abissale differenza tra il trovarsi per strada
davanti ad un aggressore infuriato e trovarsi in un combattimento o in un
torneo di fronte ad un compagno rivale, per quanto quest’ultimo possa essere
impegnato a conquistare la vittoria. La scelta piu’ opportuna o utile in un
torneo, puo’ risultare suicida in una situazione di combattimento reale.
Essenzialmente esistono alcuni fattori che determinano la vittoria o la
sconfitta in un combattimento. Si tratta di dei principi che devono essere
usati in qualsiasi sistema basilare di difesa personale.
1) Lotta Sporco
Non utilizzate mai le mani
quando attorno a voi c’e’ qualcosa che potete prendere per colpire
l’aggressore. Ovunque siate, quando il pericolo vi coglie di sorpresa, ci sara’
sempre qualcosa a portata di mano per colpire l’avversario. Utilizzatelo ! Non
ci sono regole quando vi vedete obbligati a lottare per la vostra vita, o per la
vita di un vostro caro. La cosa piu’ sensata e’ lottare con intenzione e
lottare “sporco”, prima che l’avversario noti di aver scelto una vittima che sa
meglio di lui come usare le tattiche da strada
2) I principali obbiettivi dell’attacco devono essere gli
occhi, la gola e l’inguine
In uno scontro serio non
perdete tempo o energia a fare sparring o ad attaccare le aree meno vitali.
Quando dovete lottare con un criminale andate direttamente ai suoi punti
vitali. Sotto la tensione della rabbia, della paura e della furia, il corpo
umano diventa talmente potente e resistente all’attacco che solo le tecniche
piu’ aggressive hanno possibilita’ di successo reale. Le tattiche moderate e
pietose di controllo dell’avversario, funzionano bene nelle esibizioni e nei
film, ma se desiderate sopravvivere non utilizzatele quando qualcuno vi
attacca.
3) Non state sulla difensiva, attaccate l’aggressore !
L’unica strategia che
vince e’ la strategia della sorpresa, assieme all’attacco piu’ offensivo.
L’individuo razionale non cerca mai ne giustifica la violenza verso altre
persone, ma non puo’ nemmeno permettersi che il criminale violento si avantaggi
della sua etica razionale ! Quando l’avversario attacca, attaccatelo !
Bloccare, chinare, allontanarsi, schivare, sono cose efficaci solo
temporaneamente. L’aggressore deve essere abbattuto e quanto prima lo si fa,
meglio e’. Prima sferrate il vostro attacco violento, prima garantite la vostra
sicurezza.
4) Una tecnica semplice e’ il miglior metodo di difesa
personale !
Siete sicuri di non
confondere cio’ che e’ bello, con cio che funziona di sicuro ? Le migliori
tecniche da strada (o da qualsiasi altro posto), sono semplici, basilari e
dirette. Passare un ora ad allungare i muscoli dell’inguine e delle gambe per
riuscire a sferrare un calcio alto laterale ha i suoi meriti nello sport e
nell’arte, ma non nella sopravvivenza. In caso di emergenza, quando le cose
succedono rapidamente ed indossi vestiti di tutti i giorni, ci si puo’ fidare
solo delle tecniche piu’ semplici, eseguite con spietatezza e contundenza. Le
spazzate di fianco, le gomitate, le ginocchiate,
i calci bassi, le testate, i morsi, gli sputi, ed il conficcare le dita negli
occhi sono tecniche affidabili, per quanto possano risultare spiacevoli.
5) Non parlate, non vantatevi, non minacciate e non
“avvertite” mai l’aggressore.
Sono tutti stratagemmi del
combattente esperto e qualunque aggressore o criminale navigato li conosce
istintivamente. Ad un aggressore non bisogna dire niente. Se per caso si
presentasse un opportuinita' di parlare prima che si scateni l’inferno, dite
semplicemente “Non voglio problemi”. Non fate mai esternzioni del tipo che
“siete pronti ad uccidere quel disgraziato”, che “siete un arma letale”, che
siete esperti in karate o judo, o che “gli strapperete gli arti uno a uno” se
non si toglie di mezzo.
Se l’attacco e’ evidente
agite ! Agite immediatamente, non dite nulla, non cercate di “avvertire”
l’aggressore. Se l’aggressore “sa qualcosa”, ed e’ probabile sia cosi,
avvertirlo sarebbe come pre-armarlo. Perche’ dirgli che siete in grado di
dargli del filo da torcere ? Questo non lo spaventera’. L’unica cosa che fara’
sara’ prepararsi ad essere piu’ crudele, piu’ rapido ed incisivo al momento
dell’attacco. Il criminale o il teppista prende un avvertimento per sfida, per
quanto possa essere umile il vostro tono.
6) Pensate alla possibilita’ di essere feriti
Non importa chi siete, che
sistema abbiate studiato e quanto pensiate vi abbia resi duri il vostro
allenamento, dovete mettere in cantiere l’idea di poter essere feriti. Il
veterano sperimentato nel combattimento sa che e’ folle pretendere di uscire
dallo scontro senza un graffio. Il suo obbiettivo al contrario e’ quello di
uscire vittorioso, con meno lesioni e di minor gravita’ rispetto a quelle che
ha inflitto al suo avversario. I ladri, i teppisti, i rapinatori ed i criminali
violenti di ogni tipo, normalmente non sono incauti. E’ senz’altro vero che
raramente questi soggetti possiedono un qualcosa di simile al vero coraggio o
alla perizia nel combattimento, ma normalmente sono abbastanza capaci e quasi
sempre navigati. E’ molto probabile che il rapinatore che vi assalta, prima
abbia aggredito altre persone.
Se vi attaccano con un
arma bianca, vi taglieranno. I tagli nelle braccia e nelle gambe possono essere
dolorosi, ma normalmente non sono letali. Tuttavia la gola, il torace e lo
stomaco, sono obbiettivi letali e dobbiamo sforzarci al massimo per non esporre
queste aree quando subiamo un attacco. Schiviate le pugnalate, avvicinatevi e
distruggete immediatamente, anche se facendolo subire un taglio ad un braccio o
ad al viso.
7) Siate sempre all’erta di fronte al pericolo !
I giornali ci raccontano
che la violenza improvvisa e inaspettata sorge nei luoghi piu’ tranquilli e
improbabili. Essere coscienti che puo’ verificarsi un attacco violento in
qualsiasi luogo, puo’ prepararvi a salvarvi la vita. E’ bene rilassarsi e
sentirsi sicuri quando si sta in un luogo “sicuro” a tutti gli effetti.
Tuttavia, non esiste nessun luogo dove si possa scartare la possibilita’ di un
attacco violento, e se vogliamo veramente essere pronti di fronte al pericolo,
dobbiamo anticipare quell’emergenza inaspettata. Quando camminate per strada,
persino in un quartiere tranquillo, camminate al centro del marciapiede. Questo
vi permette di visualizzare (almeno perifericamente) un lato, gli edifici, le
strade adiacenti, ecc...e l’altro le automobili parcheggiate. Vi sembra
paranoico ? io non credo. Al vostro posto io lo considererei “essere
tatticamente sicuri”. Quando vi trovate in un posto pubblico (un ristorante per
esempio), accomodatevi guardando la porta. Naturalmente tutti sappiamo che “li
non succedera’ mai niente”, ma perche’ rischiare ? Non e’ necessario
drammatizzare, ne’ annunciare la nostra politica di sicurezza. Semplicemente
dovete prendere le precauzioni necessarie tranquillamente e con discrezione.
Tutta la vostra perizia, tutta la vostra potenza, tutto il vostro allenamento
non serviranno a niente se vi prendono di sorpresa. Quando di sera prendete la
metro, rimanete sempre in piedi. Tenete le mani davanti e gli occhi ben aperti.
Dovete sembrare svegli e vigili. Diversi anni fa una cintura nera vincitrice di
aluni trofei venne pugnalata a morte nella metro di New York perche’ era seduta
e cerco’ di ragionare con due criminali che si erano seduti vicino a lui. Se
qualcuno vi chiede l’ora per strada, Guardatelo ! Allungate la mano e lasciate
che sia lui a guardare l’orologio. Non
abbassate lo sguardo per verificare l’ora per lui. Se tutto questo vi sembra troppo esagerato e’ perche’ non avete
mai partecipato ad un allenamento realistico di difesa personale.
8) Non buttatevi al suolo con l’aggressore.
Anche se avete vinto dei
trofei di judo e di lotta al suolo, RIMANETE IN PIEDI, se e’ umanamente
possibile in una situazione di attacco reale.
Finite con l’aggressore al
suolo e voi che gli sferrate calci sulla tempia o nei reni, o tallonate in
tutto il corpo, una volta che e’ caduto. La difesa personale non e’ “sportiva”
in nessun senso della parola. Percio’ se avete fortuna di portare al suolo un
aggressore, in condizioni di attacco reale, continuate ad annullarlo. Se si
rialza dovete solo cercare di terminare o cercare di terminare il lavoro. Se ci
fosse un secondo aggressore sareste finiti se andaste al suolo con il primo. In
una situazione di grapling di combattimento, attaccate alla gola o agli occhi,
come un animale selvaggio. Probabilmente i trucchi di grapling o i trucchi che
avete imparato, falliranno con un criminale crudele e disperato. La norma e’
restare in piedi. Andate al suolo solo quando non esiste un modo per evitarlo.
9) Preparate la mente ed il corpo, rivedendo e provando
mentalmente le risposte difensive adeguate di fronte ad un aggressore !
Dedicare alcuni minuti al
giorno a visualizzare gli attacchi semplici e comuni e a pensare al modo
migliore e piu’ efficace per rispondere di fronte ad essi, vi fornira’ un
vantaggio prezioso quanto la pratica fisica.
Non vi e’ una varieta’
infinita di situazioni di attacco che dovete anticipare, se volete essere
pronti nella vostra difesa personale.
Considerate mentalmente le
risposte a queste situazioni: prese al bavero, pugni, testate, attacchi Nelson,
alle spalle, spintoni, abbracci dell’orso, prese, ecc...Il sistema nervoso
dell’uomo considera le esperienze “immaginate” con attenzione, come se fossero
“reali”. Questo puo’ spiegarlo qualunque medico o fisiologo e dunque spoiega
l’efficacia dell’allenamento serio delle Arti Marziali. Preparatevi immaginando
cio’ che fareste in caso di attacco. Scoprite la miglio difesa possibile e le
migliori combinazioni di contro-attacco usando le tecniche basilari che avete imparato. Questo vi dara’ un livello
di preparazione che molto probabilmente potrebbe salvarvi la vita un giorno.





