Le cinque priorita’ della difesa personale.
Se rispettate
possono aumentare le chance di sopravvivenza in strada.
E’ risaputo che in
strada non ci sono ne regole ne arbitro. E nemmeno buoni samaritani
aggiungerei, dato che ormai tutti si limitano a riprendere e mai ad
intervenire. Giusto per non avere noie. Cio’ significa che in uno scontro tutto
e’ possibile: differenze di peso o di sesso tra aggressore e vittima, nessun
colpo vietato, e molteplici avversari.Magari qualcuno anche armato. E poi se
malauguratamente si finisce a terra, e’ proprio li che il combattimento diventa
piu’ cruento.
In molti infatti
trovano il coraggio di scagliarsi su una persona in stato di incoscienza dando
sfogo a rabbia e frustrazione, e a volte facendo degenerare una scazzottata in
tragedia.
Assodato dunque che
uno scontro da strada puo’ essere estremamente pericoloso e di difficile
gestione, sulla base dell’esperienza degli esperti del settore, sono state
individuate cinque priorita’ fondamentali che se rispettate, possono
incrementare le chance di successo di una difesa e quindi maggiori probabilita’
di tornare a casa dai propri cari. E’ utile osservarle ed applicarle in questa
sequenza.
PRIORITA’ 1 :
GESTIONE DELLA DISTANZA
Nel caso in cui si e’
avuta la possibilita’ di percepire il pericolo incombente, e’ bene evitare lo
scontro. Allontanarsi immediatamente dalla zona di pericolo ed eventualmente
chiedere aiuto. Sembra una cosa banale, ma la prevenzione e’ la base della
difesa personale.
PRIORITA’ 2 :
PROTEGGERSI
La priorita’ deve
essere la propria sopravvivenza (o quella di chi si desidera proteggere).
Parare gli attacchi, proteggersi dai colpi e’ imperativo. Si possono avere
molte tecniche offensive nel proprio arsenale, ma se non si possiedono istinto
e capacita’ di protezione, non si sopravvivera’ per molto. Nessuno e’ superman,
peccando di superbia in uno scontro credendosi invulnerabili e concentrandosi
solamente su tecniche di attacco, si avra’ vita breve.
PRIORITA’ 3 :
RESPIRARE
Nel caso di un
aggressione che blocchi la respirazione, occorre agire molto in fretta, perche’
lo stress dettato dall’adrenalina porta il corpo umano ad avere bisogno di
ossigeno rispetto alle normali condizioni. Pertanto subire uno strangolamento
perpetrato a mani nude, o addirittura con un bastone che comprime la gola o una
cinghia, puo’ far perdere lucidita’ in pochi secondi e mettere fine alla
propria difesa, e magari alla propria vita. Quando si hanno le vie aeree
bloccate, occorre dare priorita’ immediata nel liberarle, tutto il resto viene
in secondo piano.
PRIORITA’ 4 : GESTIRE
L’ARMA
Un avversario che
impegna un arma e’ potenzialmente letale. Qualsiasi tipo di arma. L’arma
conferisce in lui potere e vantaggio nello scontro e la possibilita’ di recare
seri danni rendendolo estremamente pericoloso. Occorre dare priorita’ nel
gestire, immobilizzare, rendere inefficace il braccio armato o l’arma stessa secondo
i casi. Portare pugni al viso nel tentativo di mettere ko l’avversario non e’
una scelta saggia nel caso in cui questi brandisca un coltello. Nel caso
specifico, se si e’ deciso di agire, o si e’ costretti a farlo, prima di
portare qualsiasi colpo, occorrera’ bloccare il braccio armato, evitando che il
coltello, volontariamente o no, ferisca e/o uccida. Nel caso invece di un
aggessore armato di pistola, se la distanza lo consente, occorera’ prima
afferrare l’arma stessa, gestendone direzione del vivo di volata e solo in
seguito sferrare colpi e tentare il disarmo.
PRIORITA’ 5 :
RIALZARSI IN PRIMA POSSIBILE
E’ possibile che
durante uno scontro fisico si cada a terra. Statisticamente parlando 8 volte su
10 in uno scontro per strada si finisce a terra. Cio’ e’ estremamente
pericoloso perche’ limita nei movimenti, si perde la capacita’ di allontanarsi
dal problema, e si e’ esposti agli attacchi di piu’ avversari
contemporaneamente (dei quali magari inizialmente non ci si e’ neanche
accorti). Pertanto occorre evitare di portare volontariamente lo scontro a
terra, e nel caso si cada, rialzarsi il piu’ rapidamente possibile. Lo scontro
da strada e’ estremamente pericoloso ed impegnativo, molto spesso privo di
regole e di logica.
CONCLUSIONE
Per applicare la giusta
sequenza difensiva e rispettare queste priorita’ straordinariamente utili alla
propria sopravvivenza, occorre utilizzare il ragionamento ed essere rapidi
mentalmente nella gestione del pericolo e della reazione. Per incrementare
ovviamente le capacita’ di ragionamento sotto stress e’ necessario uno
specifico training.
